Salvatore Toma▐ La balia nera a mezzogiorno

Salvatore Toma
La balia nera a mezzogiorno

1.
Presso mezzogiorno
mi sono scavata la fossa
nel mio bosco di querce
ci ho messo una croce
e ci ho scritto sopra
oltre al mio nome
una buona dose
di vita vissuta.
Poi sono uscito per strada
a guardare la gente
con occhi diversi.
2.
Salvatore Toma
Autoritratto
22.10.83
Sono nato a Maglie
in un giorno di maggio
ma non capii allora
piccolo com’ero
con che cosa le mie narici
avessero a che fare
certo qualcosa puzzava…
capii a 15 anni
di che si trattava
ma ero già troppo innamorato.
3.
Cerco una donna
a cui scrivere lettere d’amore
la voglio già innamorata
così il compito sarà più facile
(più difficile).
Divertente sarà
spostare l’oggetto
(il soggetto) d’amore
Se mai MAI si può fare.
4.
Mi guarda brutto
mia ma
mio pa
mio fra
e quello subito dopo
mi fulmina al volo
mi guardano brutto
al matt
al mezz
la sera
che palle! non sanno
che io mi guardo brutto da solo.
Salvatore Toma
20.10.83
5.
Non era mica per te
che venivo al mare
in bicicletta o in autostop
caro amore
che quasi sempre te ne stavi
in camicetta bianca un po’ scollata
accanto a quello strano bar
dove tuo zio
mi guardava di traverso
ci venivo per il sole
che ti faceva più bella
della luna nelle notti chiare
ci venivo
per quel tuo modo di sdraiarti sulla sabbia
un po’ da padrona
ci venivo per la tua
faccia insolente di chi sa
di essere amata con certezza
ma ci venivo anche
per le scosse luminose delle alghe
per la fuga del granchio
per la speranza d’avvistare
in lontananza una sirena.
6.
Lei fantastica
su questi miei sguardi
prevede provvede
e chissà cosa dentro di sé
programma…scenari
scenate…non sa
che per me esiste anche
la balia nera
danzante su uno stelo
l’usignolo
a cui è giorno a mezzanotte
il fanello
dal petto di ciliegia.
7.
Salvatore Toma
Il re
22.10.83
Il tonfo che facesti sulla piazza
dall’orologio
della torre luminosa
(ma perché rubare
Il nido della rondine?)
fu per me una gioia
tutta eccezionale.
Ci tengo ai nidi
specie a quelli alti premurosi
un po’ meno a te
né mi dispiacque
quando in ospedale seppi
che avevi le budella sulla testa
come la corona un re.
8.
PRIMAVERA
Le Montagne Rocciose
l’Alaska
l’Alabama
le nuvole bianche
i mandorli fioccanti
il volo di un falco
incurante della gente
e una nuvola struggente
di fiorire fiorire fiorire
a non finire.

 

da: pensionante de’ saraceni.foglio di “caffè greco” diretto da antonio verri, lecce luglio 1984; i disegni di Salvatore Toma sono stati riprodotti dallo stesso foglio