Stefano Lanuzza▐ La lingua ostile dello scriba pestigrafo



















Poetica in malumore

due quarti di bue sono araldica chiazza
che squarcia nere costole fermate da colle
arabiche, gommelacche, fissativi. Sulla piazza

disertata dai colombi regoliamo il morire nefasto
dell’animale di sillabe, un suo rantolo in si bemolle,
il suo cartaceo rosichìo. La tigre di carta ha pasto

e denti fatti di parole. La guardiamo bocconi:
la poesia, questa paroletta piena e molle,
elastica come la pelle dei coglioni

Fare l’indiano

m’avresti preferito apprendista
di ars poetica,
magari talmudista
della letteratura,
oppure tutto artista.

Allora penso: meglio Cavallo Pazzo,
indiano dal volto colorato,
meglio Antiedipo col sesso scalettato,
scriba pestigrafo
dal sopracciglio arcuato


Biografia

nel mondo troppo perfetto la tua lingua ostile,
svolazzando le ciglia del suo occhio di spina,
attizza la cenere lunare della sera; l’effetto
velenoso della pupilla dubbia, la parete moresca
che ripete i profili adunchi protèsi nel bacile

pieno di sangue: un venti novembre dallo scrigno
di carne tu esci urlando d’orrore nella calmerìa
di una casa del vicolo III Mangano, staccato netto
il cordone ombelicale stretto alla fradicia esca
pulsante nel forcipe, attisata: tu piccolo dio benigno,

avido possessore della vita, mano che ingiglia
seni segreti, felpati e chiusi da un labbro di pruina,
spenzoli spandendo amnio, scuoiato folletto
d’un villaggio marino dalla bianca luce che arabesca
le fronti spezzate dei tuoi avi saraceni, l’azzurra famiglia

di pirati che sgozzava i propri nemici e adesso canticchia
canzoni miti, nenie sornione o forse d’attesa, nella salmerìa
frusciante della casa gonfia di caldo. Il roseo muretto
scontorto dai ramarri è sfondo dell’infanzia prima che tu riesca
a vedere nel mare il tuo volto zigomòrfo compresso dalla cavicchia

Stefano Lanuzza!







daà una rosa è una rosa e una rosa. antologia della poesia lineare italiana 1960-1980, a cura di Sarenco-Verdi, Factotumbook 25, Sarenco e Diego Strazzer editori, Verona 1980¢