L'indizio della Marrabecca ⁞ Alain Bonheur & James Holding Jr.



L’indizio del vapore  
e la Marrabecca
della Pennsylvania
t Che è un demone liquido 
che succhia i sogni
e i fantasmi del mattino?

Questa storia di Sarah Benson che va all’alba da sola a far fare colazione ai camionisti ed è una normotipa mesomorfa che ha il bagliore didonico tra capelli, occhi e forse muso, letta a piè di solstizio e col plenilunio che sta venendo, è come il volo dell’alcione, che, se fosse stato per Harry Mathews, avrebbe tirato su il piacere singolare[i] della giovane donna che, in Pennsylvania, ancora nella densità con cui sta ancora invischiando il suo oggetto “a”, miscela liquidi caldi agli avventori che in quel  caffè  convergono come se fosse il meridiano giusto per  far zampillare il loro piacer oro-uretrale.

L’indizio della Marrabecca 
della Pennsylvania t
Mini-Lebenswelt con James Holding Jr.

Quando entra in scena a Washingtonville[ii], e siamo al 16 dicembre, prima dei giorni di Alcione ma ci siamo quasi, alle 5.41, sta andando a piedi dalla sua casa nei sobborghi di Washingtonville verso il nastro di cemento della Superstrada 78, all’altezza del centro di negozi, è tutta infagottata in un pesante cappotto scozzese e porta un foulard verde sui capelli color tiziano: tocca a lei questa settimana aprire il Wright’s Truckers’ Rest e preparare la prima enorme caffettiera per i camionisti insonnoliti e gelati, che sono clienti abituali non solo per il caffè buono e bollente ma principalmente perché Sarah Benson è la più bella cameriera che si trova tra New York e Chicago.
Quindi, sta andando ad aprire e c’è questo tonfo agghiacciante: una macchina che prende in pieno un pedone che, all’inizio della storia, era rimasto bloccato con una Plymouth berlina del 1954 più in là e stava cercando qualcuno che l’aiutasse a far ripartire il catorcio, in cui aveva lasciato la moglie in attesa.
Il poliziotto che si siede al banco del Wright’s dopo l’incidente non può fare a meno di notare, approvando dentro di sé, quanto fosse graziosa Sarah Benson e come ben contrastassero i suoi capelli tizianeschi con la pelle bianca e con gli occhi azzurri tagliati dritti – un po’ come il poeta che quella volta , anche in un mattino, ma non all’alba, d’inverno a Torino, nella pasticceria Querio, notò come la linea del podice della cassiera  fosse diritta come un meridiano con quei calzoni di pelle marrone lucido quando, visto che nessuno serviva il poeta, si alzò dallo scranno della cassa e andò alla macchina del caffè a preparare il caffè atteso dal poeta dopo avergli preso e messo in mano il cornetto più fragrante e più colmo di cioccolato che il poeta avesse mai mangiato alle 7.30 del mattino in qualsiasi caffè tra Torino, Milano, Bologna  e Torre Pellice.
La linea del podice della cassiera un po’ era come quella di Sarah Benson, che, stando in Pennsylvania, per il fatto che stesse di là da Pittsburgh, non poteva che avere anche lei il bagliore ainico e quel meridiano al podice. Quando è apparsa Sarah alle 5.41 è dentro la catalana[iii], come se fosse sdraiata sul dorso, così la vede nel piacere singolare Harry Mathews, solleva e gambe e cosce e come punto d’appoggio si tiene con le mani i piedi, appena sopra le caviglie: e il camionista di turno, essendo risoluto e lungo, la ringrazia per il caffè buono e bollente. Difatti , il piacere singolare di Sarah continua e dalla catalana passa al 41° modo in cui lei si sdraia sulla schiena e accoglie la testa del camionista di turno, che le si è steso sopra bocconi. Insomma, la caffettiera è stracolma e zampilla in fiotti abbondanti da una parte e dall’altra nella tazza non è rimasta nemmeno una goccia.
Il poeta invece passa dalla 7, a gambe incrociate, alla 30, che è la carriola: la strada è lunga e si può spinger la carriola per gran tempo, ammesso che il cavicchio sia ben saldo e robusto.
La strada 78 è quella della scoperta dei tesori, come se fosse la carta 78 dei tarocchi, il dieci di denari: dieci denari messi in circolo:la metà sotto terra, sotto il cappotto o sotto i calzoni; l’altra metà sopra, gli occhi, i capelli, il taglio dritto, il muso tra naso e bocca come una delizia di Marrabecca, che è così che manifestano il bagliore ainico le Sarah Benson della Pennsylvania e di Torino, tanto che, poi  l’indizio del vapore bianco, rimasto impigliato come un piacere singolare nella mente di Sarah, si rivelò veramente utile per scovare la macchina che aveva travolto e ucciso lo sventurato pellegrino. Il vapore bianco emesso dal tubo di scappamento quando fa freddo vuol dire in genere che il motore è stato acceso soltanto da poco e quindi la macchina pirata non veniva da lontano e con quel numero di targa che era il 167 ed era stato al motel Buena Vista, visto che l’aveva visto bene il pedone da travolgere. E, infine, il poliziotto disse a Sarah: Adesso ho un’altra idea che vorrei sottoporle. A cui quella compatta Sarà Benson rispondendo: Se è la stessa idea che ispiro ai miei camionisti, se la scordi. Precisa al lettore attento che con il suddetto non vuole fare né il settimo modo delle gambe incrociate né entra nella 16^ che è il rovescio della cinese, in cui Sarah si metterebbe in ginocchio, il culo sui talloni, la testa appoggiata sulle braccia, e quello che inginocchiato spinge con vigore. Ma l’altra con bagliore ainico a Torino, come se fosse Sarah Benson, sì che l’avrebbe fatta con il poeta, perché il poeta non avrebbe mai detto a Sarah Benson : Penso che lei sia tagliata per lavorare con la polizia. Le avrebbe detto: Posso portarla a cena stasera così parliamo della targa 16-7?
Sarah avrebbe avuto una breve esitazione, giusto per far stare un attimo in ansia il poeta. E poi dirgli dolcemente: Sarebbe fantastico.
Il poeta diede un’occhiata al suo Fossil col sassofono. Faceva le 5 e 45. E sorrise. Non poteva crederci: tra 41 e 45  c’è 4 e vide Sarah nel suo piacer singolare: al motel Buena Vista a Washingtonville, in Pennsylvania, negli anni cinquanta, inginocchiata sulla sponda del letto, con il culo più vicino alla sponda, teneva avvinghiato con le sue gambe il poeta al di sopra dei garretti. Lei imprimeva alle chiappe un movimento continuo o intermittente ma verticale come se la lancetta si spostasse dal 41 al 45.|Alain Bonheur




[i] Cfr. Harry Mathews, Singular Pleasures, P.O.L. éditeur 1983.
[ii] James Holding Jr., L’indizio del vapore, in: Murders on the Half-Skull, © 1970  by H.S.D. Publications, Inc. Trad.italiana in : Il delitto non paga abbastanza, Mondadori, Milano 1973.
[iii] Cfr. Les quarante maniere de foutre[1790], Librairie Arthème Fayard, 1986.