La PhotoStimmung con Miss Monroe ⁞


MISS MONROE NON STA(VA) FOTOGRAFANDO IL POETA

Fu la mia amica che a Bologna, al reading di Lebenswelt & Stimmung, alla Galleria d’Arte 2000, mi fotografò con quella sua macchinetta fotografica che era priva di rullino, fu come uno sciopero bianco, dirigetevi al luogo indicato e poi sedetevi, ma col sedere per terra e altrimenti siete solo accovacciati, comunque leggete una Lebenswelt[i] e una Stimmung[ii], siete in una posizione che non ha nessuna presa politica, a meno che non sia accovacciata anche chi vi sta fotografando, e allora rialzatevi e dunque non infilatevi la mano libera  nella cintura dei calzoni, son tutti in piedi ad ascoltarvi mentre leggete e lei, la mia amica, mi sta fotografando: “Vuesse, potresti andare un attimo verso quell’angolo?” Certo che vado in quell’angolo affinché la manifestazione del poeta venga vista, certo quel reading fu un buon esempio di manifestazione, peccato che la macchina fotografica della mia amica fotografa fosse senza pellicola.  Per questo non ricordo nemmeno che Lebenswelt abbia letto né quale fosse la Stimmung, forse quella con Vicente Aleixandre:
la quiete nel buio ha due grandi ali
è felice ombra del cabello
delicata cenere o grembo
e la bocca
un cielo dove gli occhi non hanno ombra
oppure l’acqua su luz los rìos,
ha solo il riso nei denti

e giù
ho un cielo quieto di fango che ora gira
ho una bella tunica amada por lo dura.

O era semplicemente la Stimmung con Pleynet[iii]:
di fronte al testo
la felicità passa al limite nudo di un orlo
nel campo sfugge in un senso
il cui rischio trattiene l’autunno del bianco.
O anche:
c’è un corpo trasparente che traversa
lo spazio del rosso
ou il est verbe
ou terre de chaux
dans l’obscurité de nos demeures
semblable à ce jour
silenzio che lontano fino al terrore della sera
senza tregua lascia che il sole si levi
così simile alla parola

Adesso che penso : se fosse stata Miss Monroe a fotografarmi, ci sarà il rullino in questa macchinetta che ha,  la cintura è nel paradigma dello spazio del rosso o è verbo o , essendo a Bologna, venendo da Torino, un po’ ero come se fossi a Paris, e Miss Monroe, c’è lei come corpo trasparente che traversa lo spazio del rosso, nell’oscurità delle nostre case, simile a questo giorno e al silenzio che lontano arriva fino al terrore della sera?

Adesso la ritrovo che cammina, e Miss Monroe si muove nella stanza, come se attraversasse la camera dove un albero messo fuori della foresta sulla strada, oppure, guardala: quando piega il segno fino alla responsabilità dell’ombra, luce o pagina di scrittura, che poco si addice al calore della carezza.

Adesso, d’un moment à l’autre passent
certes propositions quando s’incrociano le linee ai fatti
che tagliano ad angolo retto un libro
la luce che il corpo lascia
ai margini dove lo sguardo si fa fuoco
Miss Monroe mi sta fotografando, è lei la traccia
che sfugge all’oscuro il blu distanza dell’alba che avvicina l’orizzonte
a un tratto guardai la mia amica che mi stava fotografando e con la mano
le feci il cenno ch’era finita la Stimmung,
in quel tratto, chaleur ou page d’écriture
avrò guardato le sue gambe o qualcosa mi avrà detto la sua voce
è cartone spinto dalla pioggia che copre la città
ma se stava nevicando?


[i] Cfr.V.S.Gaudio, LEBENSWELT, L’arzanà, Torino 1981.
[ii] Cfr.V.S.Gaudio, STIMMUNG, Collezioni di Uh, Cosenza 1984.
[iii] Che è uscita anche singolarmente come libro-oggetto nella collezione del Triangolo d’Oro della Galleria Il Piombino, Alessandria 1984, con disegni di Alberto Ghinzani, a cura di Gianni Baretta, che chiuse, con questi 99 esemplari, il catalogo delle edizioni afferenti a Il Piombino.