Franco Beltrametti  La descrizione e gli oggetti dimenticati

Franco Beltrametti
(ma intanto continuare la descrizione)













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(ma intanto continuare la descrizione)
(certo ci vuole coscienza certo occorre
realizzazione – la coscienza in azione)
(ma intanto continuare a descrivere)
(certo bisogna rincorrersi) (tentare di
starsi dietro, o davanti, insomma non
perdersi di vista) (la prima domanda
sarebbe perché, la seconda sarebbe come)
(difatti quei due vecchi cinesi pescavano)
(stavano zitti – vale a dire quasi stavano
zitti – vale a dire capitava che parlassero)
(raramente) (molto raramente) (capitava)


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(sarà la giornata tutta d’un pezzo)
(sarà la stellata sulla neve ghiacciata)
(sarà la serata senza complicazioni)
(mette allegria stanotte questo 77)
(difficile da tagliare a fette)
(che navighi lontano dalle secche)
(ti vedo ben delineato ti vedo
fatto ad angolo acuto ti sento
senza stecche)
(sette sette)


£
(nello spazioso locale dalle grandi finestre
erano radunati per non so quale occasione
i tuoi parenti, madre, zii, nonno – ben
vestiti distinti e con modi gentili- li
abbracciai tutti a uno a uno a lungo)
(tuo nonno era molto più alto del solito)
(la seconda parte del sogno non avrei dovuto
dimenticarla) (ci riguardava anche quella)


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(come animali enigmatici mentre
il terreno si è fatto sfuggente
nonostante possa uccidere
l’estrema precisione) (ci sono modi
   come di lampo) (oggetti dimenticati
   nel tempo) (l’interruzione un fatto
   costante e di scarto c’è soltanto, e
   questo va bene, la continuità
la sua polvere) (se c’è, se mai
c’è stata) (scorre) (tra le dita)
(poi a gran velocità
gli animali enigmatici)

ê da&una rosa è una rosa e una rosa (ed. sarenco-verdi) antologia della poesia italiana 1960-1980, factotum book verona 1980