La Stimmung con Dolcezza.Carezza di Andrea Zanzotto

Acrobat Alegria by Cirque du Soleil


La carezza del circo, una piccolissima biglia:
la Stimmung con Dolcezza.Carezza di Zanzotto 32 anni dopo By Logos

Tra la dolcezza e la carezza e i piccoli intensi venti
e le bandiere che s’intrecciano libere, legate, inquiete
e le battaglie lontane, i paesi antichissimi,
le cupole del circo che impauriscono il vento
Bandiere.
Qui si vendono biglietti e chiavistelli, chiavi di circo
e colori del fresco paese a grande offerta
un giocattolo circo.
Biglie.
Nel piccolissimo circo come un fiotto di fiotti
e di bottiglie tutto balza tutto il circo-cocò.
Biglie che stanno sulla corda tesa su verso la vetta
del campanile come le bandiere che nel circo
delle sere lunghe nel giocattolato fresco paese
vanno in motoretta innamorandosi nell’umido
o al mattino presto quando partiva il circo
presto, presto come se all’alba stando già desti
sotto le cupole mancava l’azzurro verso la vetta del campanile
il piccolissimo circo furtivo partiva presto
e le biglie che stanno prese nell’album
legate, leggere, libere, inquiete bandiere
chiavistelle del circo. Battaglie. Bottiglie.
Un circo è un circo anche una piccolissima biglia
e una bottiglia, o una bandiera che più leggera
quando issata in alto sulla cupola la sera
c’era un cielo di gelo un trin trin di giochi e carabattole
e il cuore i passi e i colori apparivano veri
nell’aria nuova di ogni sera
sotto un fiotto di fiotti lontano l’azzurro
il fumo o la linea dei monti, la notte
che al di là del campanile tra dolcezza
e bandiera tendeva la fune alla sera
se partiva il circo la mattina così presto
che l’alba furtiva e le nubi ed ero già desto
a veder svanire il circo, la cupola del cielo
e anche le stelle
il fuoco la mattina presto ha una figura determinata
con il trepestio di pecorelle è diretto verso l’alto
ci si innamora così nei circhi delle sere
sfobricia e aderisce e si distacca dalle cose
che ardono a raso bosco tagliole bandi taglienti
come un fiocco di fiotti bandiere alza tutto
il mancamento azzurro butta all’aria vertigine
intanto che il morso furtivo il suo collo
il tenero collare io che non dormivo fin qui
stavo a distanza incerto nei tocchi nei trilli
nei crolli di rossi birilli
nel cozzo di legni di biglie stavo già desto
a veder svanire il circo perché temevo
che mi portassero via con sé
V.S. Gaudio